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giovedì 9 gennaio 2014

Odio il termine "selfie".

Che foto metteremo nelle cornici della nostra futura casa, se la maggior parte di quelle che scattiamo oggi sono autoritratti da bagno?

Vogliamo sorrisi veri e momenti veri.
domenica 30 dicembre 2012
C'è Julie London, i Four Freshman. Ci sono gli Small Faces e gli Association. I Mothers of Inventions, Brian Eno, Frank Sinatra, Mose Allison e Nina Simone. Ci sono nomi che non ho mai letto né associato ad alcun brano fino ad ora, tutti raccolti in questo libro che mi porto in giro per casa da qualche giorno, da quando ho deciso che avrei letto una pagina al giorno.
Mi ci farò seppellire insieme, se necessario.
"Per favore, non diventare mai un'esperta. Resta sempre un'appassionata".
giovedì 27 dicembre 2012
Probabile, non lo metto in dubbio.
È probabile che sia semplicemente questo periodo dell'anno, l'ultimo prima che cambi il numeretto alla fine delle quattro cifre, che mi fa fare voli pindarici alla ricerca di non si sa cosa.
Però può anche essere che quella risata di gusto che mi sono fatta l'altra sera mi abbia riportato un po' di   buchi aperti sul petto, e se ascolti amenomen diventano voragini.
Ho voglia di rileggere tutto.

lunedì 16 luglio 2012

hai un nuovo messaggio privato

non si cambia, semmai si cresce e si amplificano, o attenuano, certi atteggiamenti. e una delle sicurezze della vita è che se decidi di condividerli con qualcuno e di sorbirti e amare anche i suoi, di atteggiamenti, non è possibile smettere. se all'improvviso cambia tutto, e ti viene da piangere pensando che lo sapevi, te lo sentivi che oggi era una giornata di merda, bisogna che ti fermi un attimo. respira e pensa. eri veramente tu quella che correva a Londra e inseguiva i passanti perché non c'erano più soldi e non c'erano più cose da vedere? eri tu quella che saltava al concerto dei franz ferdinand, cantata all these things that I've done con le patatine fritte in mano e i piedi doloranti, e stava bene sotto la statua di Peter? eri tu quella che andava a canterbury a trovare la sua amica, felice per lei ma allo stesso tempo triste per te, perché non sentivi più quella complicità, ti sentivi una estranea a casa di un'altra estranea? eri tu quella che voleva bene incondizionatamente, anche senza essere sicura al cento per cento dell'affetto dell'altra persona, anche senza conoscerla davvero a fondo, anche senza sapere davvero niente di lei. senza punti interrogativi. ero io. eccome. e porca puttana se me lo sentivo che questa giornata aveva una nota storta.
il fatto è che non riesco ad accettare delle scuse dopo due anni, anche perché non capisco di quali comportamenti stiamo parlando, anche perché non stai chiedendo veramente scusa ma stai solo cercando di ripassarmi la palla. e io non credo di volerla prendere.
io sento di essere cambiata solo in una cosa: non me la sento più di fingere che vada sempre tutto bene, perché "altrimenti non sarei più spree". anzi, non me la sento più di essere spree. voglio essere semplicemente quello che cazzo mi pare, senza la paura di non andare più bene a chi dice di volermene. che poi andava bene se fingevo, perché almeno così ero una compagnia piacevole.
il silenzio è il motivo, è la colpa di entrambe. il fatto di non aver mai veramente detto niente, di averlo solo scritto perché così era più semplice. e poi dal vivo parli, parli del più e del meno senza mai rivolgerti davvero a me, né io a te, ma solo a quello che eravamo, perché ormai è una questione di abitudine. e di amicizie in comune. e di situazioni forse troppo scomode, da dover essere risolte con un messaggio privato.
ma.
che.
senso.
ha.
se è questo il motivo, non verrò e basta. non c'è bisogno di fingere di voler sistemare la cosa e di chiedere scusa in modo vago su cose ancora più vaghe. non è che si cambia. e non è che siamo cambiate. è che se mi parli alle spalle, non sei mai stata mia amica, e se io non ho il coraggio di dirti in modo diretto che mi ci hai fatto restare di merda, non lo sono mai stata neanche io.
e non voglio abbracci, se non sono sinceri.

sabato 26 maggio 2012

Expectations Vs

Reality. Si scolora tutto in poco tempo. Una per una, tutte le mattonelle di marmo si fanno più bianche, i mobili diventano color cenere fino a sbiadire e lo specchio riflette la confusione nei tuoi occhi.
Cosa c'è che intimorisce così tanto in questa casa vuota. È l'essere disponibili e accoglienti che intimorisce?
Non li capirò mai questi circoli viziosi del cazzo.
Me ne vado, nel mio letto in bianco e nero.

lunedì 14 maggio 2012

And Then So Clear

Fuori soffia un vento forte di visioni, di foglie docili che chiedono solo di essere sfiorate.
Mi affaccio alla finestra, e questo panorama di cemento e persone fa parte di una giornata inconsistente, passata a sentire a ripetizione quei cinque minuti e mezzo di meraviglia.
Così, d'un tratto, pensare. Svegliarsi, ad occhi aperti.
Non sono qui, sono ferma nel vento, a lasciarmi accarezzare i capelli e il volto, le palpebre chiuse ed il respiro regolare.
Così, d'un tratto, sono in viaggio eppure sono ferma:
sono lì, in quella casa circondata da un cielo meravigliosamente stellato.
E sono felice.



Ti amo, Brian Eno.
lunedì 23 aprile 2012

Tell him

ci sono canzoni che, non importa se gli accordi sono sempre gli stessi, non importa se non hanno niente di originale rispetto a tante altre, riescono comunque a colpirti.
E io amo quando una canzone descrive esattamente lo stato d'animo in cui mi ritrovo.
E odio il fatto che questa cosa sia diventata un cliché di merda.

venerdì 20 aprile 2012

All Things Must Pass Away

In bilico, tra le superficialità di ogni giorno e le tante cose a cui potrei dedicarmi per diventare una persona migliore.
Non ho parole, non ne ho mai avute abbastanza ed ogni volta che le cerco ne sento ancora di più la totale e desolante mancanza. Scrivo pensando a quanto avrei potuto fare meglio, dire meglio.
Mi guardo intorno e vi vedo distanti, freddi e tutti presi dalle vostre aspettative da realizzare.
Mi guardo e vedo un volto che sento sulla mano ogni volta che la muovo verso gli occhi, quando cerco di riconoscerne i contorni che dovrebbero distinguermi dal resto del mondo.
Mi guardo e non vedo altro che imperfezioni e incompiute volontà, impacchettate in un miscuglio di colore rosso, azzurro e rosa, con qualche lentiggine qua e là.
Impegnarsi, davvero, in qualcosa.
L'ho mai fatto?
Mi viene da piangere.

martedì 10 aprile 2012

Two Way Street

Riscopro sogni e desideri passati, che credevo di aver buttato via.
Vivere.
Londra.
Con te.



e al diavolo le conseguenze. 
lunedì 26 marzo 2012

Motivazione

Lunedi, 26 Marzo
Anche se gli impegni professionali dovessero aumentare o gravarsi in connotazioni particolarmente intricate, ti senti pronto ad affrontare ogni situazione con slancio e intraprendenza, prendendo in considerazione sia gli aspetti pratici che creativi. E' bello che anche un tipo astratto e versatile come te abbia di questi momenti di concretezza e razionalità.

Caro Googloroscopo, oggi hai capito tutto. 
È tempo di dedicarsi alle proprie possibilità future, quindi bisogna lavorare sodo per non precludersi nessuna strada.
DAJE, DAJE, DAJE!


mercoledì 21 marzo 2012

Gently Out Of Time

Vorrei poterti dire che passerà tutto, che sia semplice come quelle previsioni meteo scontate alla "cielo a pecorelle, pioggia a catinelle": non dicono mai queste esatte parole perché non suonerebbero bene quanto "nuvoloso a tratti, probabili piogge nelle prossime ore".
Vorrei poterti dire che riuscirò a fare quello che mi sono prefissata, ma non ho ragioni per esserne totalmente sicura.
Mi sembra di aver speso troppe parole, senza aver mai davvero fatto nulla.
Mi sento in ritardo rispetto alla mia vita.


And I don't know what love will be
                                    But if we start dreaming now
Lord knows we'll never leave the clouds

domenica 18 marzo 2012

Who are you?

Cominci a capire, quando non riesci più a perorare la causa del 'quieto vivere' e la gente, invece di ascoltarti, dà la colpa alle medicine che prendi, "perché forse ti sballano gli ormoni".
Capisci che il cambiamento non è poi così lontano, almeno non quanto lo sei tu dal mondo in cui vivevi prima e dalle persone che frequentavi, ora che non riesci più a trovartici d'accordo.
Ti ritrovi socialmente distaccata, eppure senti che ci sono delle ragioni valide per cui tutti i tuoi rapporti sono stati interrotti, oppure ibernati da qualche parte nell'anticamera del cervello: ci sono delle ragioni valide soprattutto nel fatto di aver impedito alle 'amiche' che vorrebbero poterti capire senza parlarti leggendo il tuo blog, di vedere cosa scrivi e cosa pensi.
Capisci il motivo principale di questa piccola rivoluzione riguardante solo e soltanto te stessa: non vuoi più mentire sapendo di mentina, né a te né agli altri, perché hai visto che possono esistere relazioni interpersonali sincere, senza parole alle spalle o giudizi nascosti.
Manca la trasparenza, anche quella più spicciola: se arrivasse una sconosciuta e mi dicesse "scusa, devo fare la cacca", invece di "devo urgentemente andare al bagno", la stimerei. Manca la spontaneità, quella visibile solo a casa propria, quando sei in uno stato amorevolmente inguardabile, puzzi e arranchi . Dio, perché non si può essere come si è a casa?!
Perché non ci si può sentire a proprio agio in qualsiasi situazione e con qualsiasi persona e ci piace tanto fingerci qualcuno che non siamo?

La verità è che capisco e condivido il desiderio di natale di Bernie:


sabato 10 marzo 2012

Una storia sbagliata: In the grace of your love

Una storia sbagliata: In the grace of your love: Questo secondo semestre è cominciato male ma dobbiamo trasformarlo in un'estate felice. Ce la possiamo farcela. La guancia sinistra sul leg...

Io amo questa donna.
lunedì 27 febbraio 2012

Fuck!

Ho mai dato veramente me stessa a qualcosa o a qualcuno?
La risposta, per quanto prosaica e a tratti sconcertante, è no.
Il multi-tasking è una cazzata, una enorme stratosferica cazzata.
Ci sono l'università, gli amici, il cane, il pianoforte, la batteria.. per non parlare dell'igiene e della cura personale, mica è una cosa che porta via poco tempo!
E durante le giornate di nullafacente pigrizia, pensi che dovresti dedicarti a tutte queste cose e ti rendi conto di quanto poco ti ci possa dedicare singolarmente, essendo così tante; finisci solo col preservare le forze per il prossimo hobby o impegno, risultando comunque mediocre in ognuno di essi, (eccetto per l'igiene e la cura personale, dai).
È così che ti rendi conto di quanto sia necessario andare per gradi, eliminare a mano a mano ogni impegno.
Eppure, ho scelto io di fare tutto insieme e finché sarà così continuerò ad essere mediocre in tutto.
Come ho fatto a non essere mai arrivata all'apice di me stessa?

Forse dovrei perdermi pure io in una foresta e dedicarmi solo a scuotere i capelli.
Bah.